La Scalmarita affettata di fino, è protagonista in un antipasto  o in un tagliere di salumi; favolosa farcitura di una semplice fetta di pane, di una calda "ciaccia sul panaro" ( o torta al testo), o della torta al formaggio Umbra.

Da noi, da sempre è la Scalmarita; altrove Capocollo, Coppa.

Solo in questo li terra tra Marche ed Umbria ha questo nome; lascito, pare, della remota presenza Longobarda nel nostro territorio. Un'altra tipica caratteristica della Scalmarita è che viene arrotolata in fogli di carta; una volta carta fatta con la paglia, oggi usiamo più igienici fogli di carta vegetale.  Legata stretta con un grosso spago, viene appesa per almeno 4 mesi nel nostro locale di stagionatura medioevale.

Ingredienti della scalmarita stagionata:  Scalmarita ( detta anche Capocollo o Coppa) di suino, (100% origine Italia) Sale, Pepe,Vino,Aglio.


Al momento del taglio se non gradite il sapore forte del pepe, con un coltellino affilato togliete la parte esterna ricoperta dalla spezia, risulterà così un affettato più delicato.


La Scalmarita  si conserva bene in frigorifero, meglio se mantenuta nella sua carta originale, proteggendo il taglio con un pezzetto di pellicola per alimenti, e chiudendola in un sacchetto di plastica. Il colore scuro che assumerà il salume conservato in frigorifero è perfettamente naturale, non essendoci nei nostri prodotti il Nitrato.

Vi consigliamo di  mangiare la scalmarita entro un paio di mesi dall' acquisto, ma se ben conservata, è buona anche per periodi più lunghi, diventerà solo più dura da tagliare.

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